lunedì, luglio 21, 2014

Vivace o frizzante, nel dubbio tutti e due

Tra i rossi estivi che vendo c'è il Gutturnio di Casa Benna, che è un eterno preferito, per me. L'azienda ha una curiosa tipologia duale di questo rosso-con-le-bollicine: il frizzante e il vivace. Che differenza c'è? Nessuna, dal punto di vista dell'effervescenza: la differenza sta solo nel metodo con il quale si ottengono queste benedette bollicine.

Il vivace è una fermentazione naturale in bottiglia, quindi un Gutturnio vecchio stile con qualche ruvidezza e magari un filo di fondo, al naso appare rustico e molto naif, ma senza mai sbroccare in puzze o robe simili. Il frizzante è invece la versione moderna e pulitina dello stesso vino, che il produttore ha creato - mi raccontava - per venire incontro alle richieste di alcuni suoi clienti, che desideravano appunto il Gutturnio contemporaneo, senza eventuali depositi sul fondo ed altre arcaicità. In effetti appare più succulento e delicato.

Insomma, quale scegliere? Alla fine io amo tutte e due le versioni, e ho preferito non decidere. E' piuttosto una questione di mood del momento, come quando decidi se metterti la t shirt vissuta o la polo da personcina seria. A volte mi va in un modo, a volte nell'altro, ed è il massimo del decisionismo che mi sono dato.

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