martedì, ottobre 12, 2010

Come si sceglie un fornitore in enoteca

Esistono infiniti parametri. Potrei dirvi: quello che vi pratica il prezzo più basso. Oppure quello che vi allega benefit (viaggi, vacanze, scarpe che respirano, escort, eccetera). Ci sarebbe anche il genere "quello che vi piace", cioè il fornitore che produce un vino coerente col vostro gusto - ma questa è la scelta più ovvia.

Poi ci stanno pure i parametri a contrario. Un produttore che ha un ufficio stampa che sbraca in questa maniera, per esempio, per me è destinato alla vaporizzazione. Puff, dissolto.
"Mangiare è un atto agricolo", conoscete il mantra, giusto? E' pure un "atto politico". Allora anche l'uso che facciamo del nostro danaro è agricolo e politico, basta decidersi.

2 commenti:

  1. I produttori stanno dando prova di un sempre maggior nervosismo, che in certi casi rischia di sconfinare con la paranoia o l'isterismo. Per non parlare dell'inesistente sense of humour. Brutto segno. Colpa della crisi? Però la colpa è anche di tanti giornalisti e/o comunicatori, li hanno abituati male. D'accordo che il lavoro di tutti va rispettato, ma che cavolo, le critiche positive sì e i dissensi no? troppo comodo!

    RispondiElimina
  2. Prendero spunto dai tuoi consigli per aggiungere un buon vino adatto alle nostre ricette
    Giovanna Laura Marzia di
    http://whitedarkmilkchocolate.blogspot.com/

    RispondiElimina